martedì 23 settembre 2014

La scomparsa della tovaglia

Tom ed io siamo tornati in patria terminando la nostra esperienza di expat ma avendo ancora qualcosa di semiserio da raccontarvi credo che scriverò qualche altro post sul blog londinese.
Tornando a casa dopo un periodo in cui ci si è adattati ad abitudini nuove e a luoghi e persone diverse si apprezzano cose che magari prima non avevamo neppure notato. 
Uno dei piccoli piaceri che ho ritrovato è stato sedermi e mangiare attorno ad una tavola ben apparecchiata.


Quando abbiamo iniziato a vivere a Barking con la famiglia che ci ha affittato la camera mi ero subito sorpresa del fatto che non ci fosse un tavolo, nonostante il salotto-living room e la cucina fossero più ampi della media delle casette striminzite di qui, ma disponessero solo di un bancone. Infatti non è loro abitudine mangiare appoggiandosi ad una superficie ma, dalla colazione alla cena, il pasto viene consumato seduti sul divano davanti alla telly e, come credo la maggior parte delle persone provenienti dalla zona dell’India e dintorni, non si usano le posate ma si mangia rigorosamente con la mano destra intingendo del riso bollito o del roti/chapati (pane piatto tipo piadina) nella pietanza principale che solitamente è carne o pesce cucinati con delle salse più o meno speziate.
Dopo l’iniziale perplessità è diventata una cosa normale ma noi non abbiamo mai rinunciato al pasto seduti sugli unici due sgabelli della casa appoggiando le nostre cose sul bancone; certo il desco era un po’ tristolino vista la dotazione ridotta all’essenziale ma se lo chiamavamo “minimalista” già faceva una figura diversa.
Con il passare del tempo abbiamo notato invece che l’abitudine di non preparare la tavola ma sostanzialmente mangiare (spesso “buonissime” schifezze prese ad un take away) davanti alla TV seduti sul sofa o sulle poltrone non era solo della nostra casa ma è diffusissima in tutte le famiglie qui in Inghilterra di qualsiasi etnia, grandezza o estrazione sociale. In effetti anche il rapporto con il cibo è un fatto culturale e come per tante altre cose è curioso vedere quanti modi diversi ci sono non solo di prepararlo ma anche di consumarlo.
Ditemi però che anche voi siete per la difesa della tovaglia e di un bel tavolo “all’italiana”.

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