venerdì 18 aprile 2014

Orgoglio italiano, anzi veneto

Ieri sono riuscita a colmare una grande mancanza delle mie varie visite a Londra e finalmente sono entrata in quello scrigno di bellezza che è la National Gallery.

Dal 19 marzo fino al 15 giugno c'è la mostra dedicata a Paolo Veronese e ancora per pochi giorni i due Girasoli di Van Gogh uno di fianco all'altro.
Migliaia di persone ogni giorno si fermano qui qualche ora ad ammirare i più grandi capolavori della storia della pittura mondiale e davvero molto arriva dall'Italia.

Già dalla biglietteria e dal servizio informazioni si sentiva l'aria del Bel Paese, praticamente ieri mattina gran parte del personale era italiano anche se ovviamente perfettamente fluently english speaking
Poi entrando alla mostra è stato impossibile trattenere un fortissimo sentimento di orgoglio per la terra da cui provengo; mi sarei messa un bel cartello al collo "Anch'io sono VENETA (non venetista, sia chiaro!), le bellezze che voi vedete sullo sfondo di questi meravigliosi quadri, io le posso vedere direttamente con i miei occhi tutti i giorni"
Una gigantesca cartina di Venezia, del Veneto e di Verona accoglierà all'ingresso le centinaia di migliaia di visitatori, in questo caso paganti, che godranno dell'esposizione.


I dipinti provengono dalle collezioni dei più importanti musei del mondo ed è un'occasione vederli tutti insieme. Ma noi abbiamo la fortuna di poter vedere le opere più belle del Veronese lì proprio nei luoghi per cui sono state create; uno per tutti comodo e vicino a casa... Villa Barbaro a Maser.
Quindi la domanda è scontata: ma noi quando ci siamo addormentati? Perchè io e la mia amica Dina con i nostri ragazzi abbiamo visto la più grande mostra degli ultimi anni su Pompei e Ercolano organizzata, tanto per cambiare dal British Museum, una sera per pura furtuna al cinema solo perchè la prestigiosa istituzione inglese ha venduto per pochi giorni i diritti all'Italia? Perchè loro sono riusciti a guadagnare esponendo reperti per la maggior parte provenienti da Napoli e noi non siamo capaci?
Ieri mi veniva quasi da piangere, commossa da tanto talento, infuriata dalle occasioni sprecate.

4 commenti:

  1. Cara Anuska, è proprio vero, l'incapacità degli italiani nel promuovere il proprio patrimonio artistico (ma non solo purtroppo ), è proverbiale e del tutto incomprensibile! Al Victoria & Albert Museum, c'è una mostra (fino al 27 luglio) che rende omaggio al fascino della couture e del pret-à-porter italiano degli ultimi 70 anni: The Glamour of Italian Fashion. Anche la moda appartiene al patrimonio culturale italiano, ma non ricordo che il nostro Paese, ne abbia organizzata una simile. Baci Giovy

    RispondiElimina
  2. immagino il tuo stato d'animo! è quello che ho provato anch'io leggendo le tue parole... L'Italia potrebbe vivere solo di turismo, senza contare tutte le altre risorse che ha... Vabbè, colgo il tuo suggerimento e vedo di organizzare al più presto un giro a Villa Barbaro:) Baci dall'italia

    RispondiElimina
  3. Verissimo, purtroppo, Miss Pepper/Giovi! Allora vedremo di approfittare e fare un salto al V&A. Baci

    RispondiElimina
  4. La speranza di vedere valorizzato il nostro patrimonio non muore mai, Giuliana. Intanto fai bene a scoprire anche i piccoli tesori che ci sono vicino a noi. Grazie di aver accolto il suggerimento. Enjoy! Un abbraccio

    RispondiElimina